Secondo pronostico i nostri alfieri di B2 cedono il passo in casa dei secondi della classe, a Udine, contro quei Rangers che hanno conteso la promozione ai marziani dell’Isontino: 5-1 il finale. Superlativa, invece, l’affermazione in trasferta dei RedStar che privi del numero uno Cristian Capellua (ancora infortunato), vanno a vincere a Nove (5-2), blindando così il terzo posto in D1. In D2 gioiscono i babyes dello Star Mantra che sono andati ad espugnare il campo del Nove con una vittoria al cardiopalma (5-4). Ordinaria amministrazione per i già promossi Star Omega, corsari a Rovigo (5-0), alla pari dei Vega che hanno espugnato il campo del Redentore (5-0). Soccombono Genius ed Evolution.
La trasferta di Udine, come detto, si è rivelata proibitiva ed il 5-1 evidenzia i diversi stati di forma: loro che fino al match contro di noi hanno tentato di contendere la promozione ai corregionali isontini, noi, al contrario, già appagati per la salvezza conquistata. Il punto della bandiera porta la firma di Mattia Zandonà che regola con disinvoltura il numero tre avversario Di Giusto (3-0). Dario Dimaggio paga il rimescolamento delle carte dei padroni di casa, confrontandosi di conseguenza con i migliori due dell’altra parte (Bertolini e Pischiutti), senza riuscire nell’intento di ribaltare il pronostico, mentre Roberto De Battisti ha palesato una condizione di forma decisamente deficitaria.
Bel successo in D1 per i RedStar, bravissimi a sopraffare i vicentini del Nove a domicilio, con prestazioni super di Simone Longato e Alberto Campaci che infilano rispettivamente una tripletta e una doppietta. Spiccano i successi di Longato su Lunardon (3-0) e Zannoni (3-2), ma soprattutto quello di Campaci su Lunardon (3-0). Debutto stagionale nella categoria di Matteo Capellua che fa bella figura contro il più quotato Lunardon, pur soccombendo 3-1. Con questo successo i Red guadagnano matematicamente la terza posizione.
Sempre in D1 non c’erano speranze per i BlackStar contro la formazione tipo del Redentore, già promosso in C2, ma nel 5-2 incassato siamo comunque riusciti a far brillare due perle: innanzi tutto quella di Giovannino Balduin, con la straordinaria affermazione sul quotatissimo Ravazzolo (3-1) e poi quella di papà Balduin (Daniele) nel polverizzare Bedendo (3-0). Ravi Fortin, promosso titolare dato il forfait di Davide Magrin, ha dato tutto quanto aveva nelle corde, senza sfigurare.
Ma la vittoria più sofferta e sorprendente è quella dei Mantra (in D2) che dopo una lunga maratona sono riusciti ad imporsi a Nove per 5-4. In cattedra è salito Alex Barbetta, artefice della seconda tripletta stagionale ed autentico mattatore del match. Il sedicenne ha fatto dei progressi notevoli che lo proietteranno sicuramente in alte sfere. Un successo concretizzatosi, però, con il valido contributo di Giulia Marchetto (un punto) e Fabio Marchetti (un punto), quest’ultimo decisivo nel siglare il punto della vittoria sul quattro pari. Nel match anche Dylan Temporin che però non è riuscito ad iscrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori. Ancora in D2, tutto facile per il capolista Omega che in trasferta rifila un sonoro “cappotto” (5-0) al Rovigo. Lo score registra le doppiette di Angelo Dimaggio e Mirco Tramonte, oltre al personale di Roberto Salmistraro. Ricordiamo che gli Omega hanno già, da un bel po’, staccato il biglietto della promozione in D1. Passeggiata anche per i Vega che travolgono fuori casa il Redentoreste per 5-0. Davide Bigliotto e Tizzy Tasinato vanno a segno due volte, Arianna Spoladore una volta (per tutti parziali senza perdere neppure un set). Pollice verso per Genius e Evolution, sconfitte rispettivamente 5-2 a Mortise e 5-1 a Abano. Nei Genius sono andati a segno una volta ciascuno Emanuele Buson e Piersandro Peraro, con Mauro Santato a secco; per gli Evolution il punto della bandiera lo ha firmato Diego Capellua, mentre Franco Busacca e Giuliano Zerbetto sono andati a vuoto.